15 febbraio 2009

Istigazione a delinquere sul web, parte 2


Video

Pubblico questo video per far capire a chi accusa ogni volta di eccesso di critica verso le diatribe politiche di cui spesso non si conoscono le "intenzioni", il perchè si estremizzano le opinioni con parole dure. Qui spesso non si sono criticate le intenzioni (molte volte visti i personaggi delle istituzioni si, e anche con immenso piacere e libertà) ma, come fatto dal blog, è opportuno non solo chiedersi quali siano le intenzioni, ma se veramente chi ci governa stia sulla terra o su un altro pianeta o se sia rimasto in un'altra epoca. Questa intervista dimostra come l'ignoranza di certa gente possa intaccare delle risorse di sviluppo e democrazia per dei fini che magari hanno il loro senso, ma sono, per così dire, non paragonabili al malus che ne proviene. Insomma, "il fine non giustifica i mezzi" se, ad esempio, per salvare parte di una nazione sgancio una bomba atomica su un'altra nazione, non potrei certo dire che è perchè quella nazione "non si è arresa in tempo". Così per salvare la dignità delle vittime della mafia (secondo me comunque solo un pretesto strumentalizzante) non si può censurare la democrazia online come se fosse poca cosa.

Si perchè quella online è veramente democrazia, e ha i suoi limiti come ogni democrazia. Come sempre per reagire a questi limiti l'Italia non sa fare altro che mettere in campo strumenti totalizzanti e assoluti che ricordano vecchi e brutti tempi passati. Vale per internet e per i nuovi usi e costumi il detto "per un peccatore si perde una nave"? Perchè a questo punto chissà quanto revisionismo storico si potrebbe fare.

Vorrei ricordare che il libero pensiero e la libera comunicazione di idee (anche non condivisibili) non è mai stata una minaccia; ne è stata solo concausa nel momento che la paura verso il pensiero libero ha trasformato pensieri in divisioni, parole in atti indegni e libertà in "gentili concessioni". In questo modo si determina, consecutivamente, l'istigazione a delinquere, e la si giustifica quasi. Libertà e ordine non sono due termini in dissonanza, sempre che non si interpreti "l'ordine" in alcune, estreme e lancinanti versioni. E ora di capire cosa i nostri governanti hanno in mente quando pensano alla parola "Ordine".

P.S. Le vittime della mafia consoliamole e gratifichiamole in altro modo.. C'è stata una manifestazione dove solo i forcaioli giustizialisti erano presenti.. e quelli che si dicono popolo della libertà dov'erano? Sicuramente impegnati nelle prossime leggi.. incrociamo le dita..

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