9 novembre 2008

Settimana da deliri Italo-Americani.

Settimana piena quella appena passata. Un presidente nuovo (no, non il nostro per sfortuna), concomitante con nuove minacce del terrorismo della famosa Al-qaida (esiste? ma questa è un'altra storia) e di Bin Laden (è ancora vivo?). Tutto il mondo si agita con sentimenti opposti. Una crisi che ci dà dentro in maniera sempre più netta al limite oramai della recessione reale in molti Stati; una nuova forza democratica in USA, che porta un nuovo teorico equilibrio tra poteri internazionali e minori differenze (teoriche, per le pratiche aspetteremo i risultati) a livello sociale nel nuovo continente; una situazione di funesta guerra civile in Congo quasi ignorata dall'occidente sviluppato (salvo i soliti militari mandati li a tentare di gestire una realtà così instabile e incontrollabile che dio abbia pietà delle loro anime).. insomma solo alcuni degli aspetti di questa confusa epoca storica, governata dai se e dai ma.

Ma in italia abbiamo altro di cui occuparci (o meglio altro di cui ci fanno occupare). Un Berlusconi splendente che vuole dare consigli al nuovo presidente degli Stati Uniti (magari addirittura proprio in merito a democrazia ed equilibrio?) e che così, carinamente, dice davanti a tutto il mondo che in fondo lui è un simpaticone, giovane e "abbronzato". Insomma vuole fare proprio la figura del paparino. La povera Italia si sente più grande.
A proposito di democrazia e di deliri Cossiga ci va dentro, così per confermare che abbiamo qualcosa da insegnare a Barack. Torna infatti a dar consigli al capo della polizia su come fomentare la paura per attirare il consenso per gestire le manifestazioni di piazza. "bisogna fare una vittima, una vittima che giustifichi l'uso della forza". Questo detto il giorno dopo che Berlusconi torna a dire alla fiera EICMA che "la tav si farà, anche con l'uso della forza militare". Naturalmente tutto ciò passa per buono o normale, tanto è inutile dire pio, non si può fare antipolitica. E quella povera cerchia di comunisti e giustizialisti sono solo la metastasi della democrazia insieme ai giudici, si perchè se la democrazia è formata da forze dell'ordine, decisionismo e fobia delle diversità d'opinione, allora quella minoranza non è democratica ma "antagonista", altro termine oggi usato e abusato. Salvo poi essere tutti contenti che in America ci sia Obama, perchè "il nostro Obama è Berlusconi". Sicuramente infatti Obama denigrerà la minoranza politica, stringerà la cinghia dei diritti dei lavoratori fino a livello inaccettabile, manderà l'esercito nelle manifestazioni contro le banche e i cortei dei pignorati.. insomma i giornali hanno detto che è come Berlusconi quindi io queste cose me le aspetto. E voi?

Tutti siamo con Obama; Tutti siamo anche con Berlusconi. E il nostro pensiero critico se ne và.. Delirio.

P.S. Le persone con un pò di intelligenza non possono - apparte l'infinito sarcasmo che avvolge il blog - che augurare a Barrack un buon lavoro e un cambiamento di tendenze verso una democrazia più vera, perchè se in America ce n'è una che, apparte tutti i problemi e la natura della popolazione con un pensiero diverso da quello europeo, almeno funziona politicamente, le scelte americane sono sempre il carro trainante di quelle degli altri stati occidentali. E l'Italia ha davvero bisogno di un "giovane abbronzato" perchè non ne può più di Settantenni che, estetica rifatta a parte, non sanno più stare al passo con i tempi e finiscono per riproporre sempre la stessa ricetta di potere, ordine e consenso della paura.



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