8 maggio 2008

Streaming legale: La nuova frontiera della musica.









Dopo le lunghe battaglie da caccia alle streghe contro i "pirati" informatici che rubano canzonette e per i signori della discografia si meriterebbero tutti la galera (compresi i loro figli che secondo alcuni giornali avrebbero fatto uso di tecnologie p2p; ma queste sono solo indiscrezioni) comincia a venir fuori un nuovo panorama di applicazioni web 2.0 che diffondono musica in grandi quantità senza adoperare i termini "possesso illegale di opera d'ingegno" o "download" così tanto denigrati dalle etichette mondiali della musica.

La parola d'ordine è diventata "Streaming", ovvero un flusso di informazioni (sonore) che i consumatori ascoltano, senza acquisire possesso dell'opera. Pensate un pò alla radio: il concetto è lo stesso. La fortuna di questi portali è legata a molteplici fattori, primo tra tutti la possibilità per alcuni di "embedding" dei contenuti: con pochi copia incolla possiamo far ascoltare quello che vogliamo nel nostro blog o sito (anche il mio blog utilizza la piattaforma seeqpod; vedi sotto).

Detto che nel nuovo "business gratuito" si stanno lanciando un numero abbastanza ampio di gruppi, nel corso di questo breve periodo si sono evidenziati alcuni servizi che hanno attirato su di sè la maggior parte dei fruitori musicali: ne facciamo così una breve descrizione generale, lasciando la curiosità agli smanettoni che volessero provarli (e le mie dita meno fumanti XD )

SongZa: Credo il servizio più conosciuto; interfaccia semplice e molto elegante, veloce, con un repertorio molto ampio di musica, a scapito di una qualità medio-bassa. Infatti un punto a sfavore di questi servizi è che spesso e volentieri la musica in streaming non è di buona qualità, al punto da essere incomparabile anche con i formati compressi mp3 dei circuiti p2p. Comunque sia questo servizio offre possibilità di "votare" il gradimento dei contenuti, copiare il codice di embedding (sopra descritto) e creare playlist secondo le preferenze del consumatore (quest'ultima azione solo se registrati, vale anche per i siti descritti successivamente). Direi che nel complesso sia un'ottimo portale di riferimento.

Voti: Grafica: 7; Repertorio 9; Qualità 5 Stabilità 7,5; Semplicità 7,5



Seeqpod: Come avrete capito il mio preferito. Lo adopero su questo blog. E un motore di ricerca enorme, che dichiara di svolgere un lavoro simile a quello di google, mettendo però a disposizione del consumatore anche gli strumenti di "fruizione" dei risultati di ricerca che anche il famoso servizio può mostrare. Inoltre, dichiara di "indicizzare" musica solo per il 5% dei risultati (che di fatto possono essere anche video o documenti, tra l'altro facilmente filtrabili per ottenere solo brani musicali). Grafica Convincente e Ordinata, Repertorio vasto, qualità dei brani in media molto buona (per la maggior parte delle canzoni paragonabile o uguale alla qualità mp3 con codifica a 160-192kbps). Anche qui possibilità di embedding e creazione di playlist (che possono anche essere composte al volo, ma è necessario registrarsi per "salvarle"). Capita invece a volte che i risultati della ricerca siano corrotti o non più disponibili, e che qualche rarissima volta non carica il brano fino ad un nuovo refresh (ma sono casi tralasciabili). In definitiva mi sembra migliore del precedente, soprattutto per la già citata superiorità della qualità dello streaming.

P.S. Esiste un'interfaccia molto esemplificata chiamata "Songerize" che interagisce con Seeqpod per i risultati di ricerca; songerize non è quindi, come erroneamente detto da alcuni, un servizio a se stante.

Voti: Grafica: 7,5 Repertorio 8; Qualità 8; Stabilità 7; Semplicità 9



Deezer: Esso è differente dai servizi precedenti. E' infatti un portale molto grande, con news, eventi e curiosità dal mondo della musica. Permette di ricercare brani in un repertorio molto vasto ma bisognerebbe qui fare una distinzione per generi, poichè alcuni di fatto non sono abbastanza curati. Non è possibile qui fare embedding dei brani; è invece possibile creare playlist (registrandosi). Inoltre questo sito dà ulteriori possibilità: Possiede delle radio digitali divise per genere e un servizio chiamato "smart radio": una stazione che interagisce con il fruitore; egli comunica il suo gradimento del brano, che se non di gradimento, non sarà più riproposto. Diciamo che è un approccio diverso da quello dei servizi precedenti, più complesso e più integrato. La qualità dei brani invece si mantiene a livelli "medi" (si parla sempre in media, ce ne sono di buoni e di pessimi)

Voti: Grafica 8; Repertorio 8; Qualità 6,5; Stabilità 8; Semplicità 6


Tutto ciò è legale.. Veramente?

Direi che ultimamente nel mondo si hanno per molte questioni troppi dubbi su ciò che è lecito e ciò che dovrebbe o non dovrebbe esserlo. Seeqpod per mantenersi nella liceità si aggrappa ad una legge DMCA che sostanzialmente afferma che qualsiasi "fonte" sia indicizzabile e quindi condivisibile in tutta la rete, purchè non infranga particolari norme (del tipo pedopornografia). Songza e deezer affermano di retribuire (non si sa in che maniera e forma) le etichette e gli artisti. Ma questo molte volte non ferma la polemica delle Major discografiche, ultimamente lanciate all'attacco del nuovo servizio "Project Playlist" (omologo ai sopra descritti). Naturalmente non si può ancora sperare di far capire a queste multinazionali che i tempi cambiano e che "il cliente ha sempre ragione". Ricordiamo Le brutte figure della R.I.A.A che denuncia vecchiette e bambini di 11 anni per 3 o 4 mp3 condivisi, così come vogliamo tralasciare le norme antiquate che prevedono il pagamento dei diritti anche solo per vedere un dvd in casa con gli amici o per la musica durante le feste.. (anche qui un caso di un esponente di una nota etichetta che denunciò una festicciola "non regolare" in un locale parrocchiale dove "sentì dei bambini cantare sotto la musica che poi risultò non pagata").

Alcune notizie però sembrano essere rassicuranti sulla permanenza di questi servizi in rete. Una tra tutte: Songza. Sapete chi è il creatore? Il figlio del fondatore della Apple Macintosh, Aza Raskin. Non credo proprio che le etichette in affari con il glorioso servizio a pagamento "iTunes" Si lamenteranno più di tanto; (non credo ce ne sia il bisogno visto che quelli di songza affermano di pagare i diritti). Inoltre sembra che il servizio seeqpod sia ricollegabile al network di youtube, a sua volta controllato da Google. Da qui il binomio google-seeqpod pone non pochi problemi a chi vorrebbe che questo servizio cessasse. Vedremo come le cose si evolveranno e nel frattempo... Buona musica!

2 commenti:

  1. grazie a te ho scoperto seeqpod!

    RispondiElimina
  2. molto interessante questo sito, io conosco anche deezer.com, musica in stream, gratuita e legale.ubhpcyv

    RispondiElimina