12 maggio 2008

L'informazione in Trincea



Borsellino, 1989:

« L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perchè ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Ma, dimmi un po, tu non ne conosci gente che é disonesta ma non é mai stata condannata perché non ci sono le prove per condannarlo pero c’é il grosso sospetto che dovrebbe quantomeno indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati. »

Di Pietro, 2008:

«mi domando e domando: ma un giornalista che rivela circostanze sconosciute alla maggioranza dei cittadini adempie al proprio dovere di cronaca e di critica o no? Se Schifani risulta essere stato socio di persone di malaffare, allora il presidente del Senato, proprio per l'alta carica che ricopre ne spieghi le ragioni o contesti i fatti. E' un suo dovere morale.

Ed ancora mi domando e domando, questa volta ai tanti benpensanti del Partito Democratico: ma sapete chi sono i condannati per mafia Nino Mandalà e Benny D’Agostino? E sapete cosa vuol dire essere stati soci con costoro ai tempi d’oro della mafia, come lo fu Schifani? Ed allora, che male c’e’ se un giornalista indipendente pone delle domande trasparenti ed altrettanto trasparentemente informa l’opinione pubblica?

Che senso ha attaccare Travaglio per aver solo detto ciò che è vero? Invece di prendersela con lui non sarebbe meglio prendere spunto da questo fatto per impostare una campagna di informazione capillare e veritiera su chi sta al Parlamento, al Governo o nelle altra istituzioni controllate dalla politica? Oppure il silenzio è dovuto al fatto che anche tra le file del centrosinistra ci sono alcune posizioni imbarazzanti per cui è meglio far finta di niente e schierarsi con l’avversario nella speranza che un giorno il favore possa tornare?»

..Nothing Left to say..



2 commenti:

  1. ci conviene andare in spagna...

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  2. Ciao, io e altri (soprattutto dei neetup di Beppe Grillo) stiamo cercando di organizzare una manifestazione a proposito dell’autocensura Rai. Vorremmo ricordare ai dirigenti radiotelevisivi che dovrebbero preoccuparsi più di fare informazione che di compiacere i politici, e soprattutto lanciare un segnale: Anche noi cittadini italiani sappiamo indignarci, e bisogna rendicontare anche a noi, non solo ai politici.

    Tutte queste tematiche si sono rese palesi soprattutto in seguito alla vicenda Travaglio.

    Se sei interessato, ti lascio questo link dove stiamo cercando di organizzare una manifestazione davanti alle sedi rai di tutt’Italia:

    http://beppegrillo.meetup.com/boards/thread/4702400

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