19 ottobre 2009

Un'ora al giorno di Corano a scuola

Molti di noi sanno, grazie alle televisioni e ai giornali, dei fatti accaduti qualche giorno fa, esattamente il 12 Ottobre.
Un fondamentalista islamico libico, Mohammed Game, ha tentato di farsi esplodere come un kamikaze di fronte alla caserma di Santa Barbaraa Milano. L'uomo in questione, dopo aver urlato "Via dall' Afghanistan", ha fatto esplodere un ordigno di fabbricazione artigianale all'ingresso ed è caduto in coma, perdendo un braccio e l'occhio destro. Nell'esplosione nessun morto o ferito grave, solo il caporale Guido La Veneziana ha riportato lievi ferite; il tutto è successo prima delle 8 del mattino.
E' passata una settimana da quel giorno e il libico attentatore si è svegliato dal coma. Gli inquirenti si sono recati in ospedale subito dopo il suo risveglio e hanno assistito alla sua confessione. Le indagini in corso hanno svelato una presunta esistenza di una cellula terroristica in Italia, avendo come membro anche Mohammed Game. Tra pochi giorni forse si riuscirà a capire come e perchè il presunto attentatore sia riuscito a costruire in casa un ordigno esplosivo ed abbia avuto la fortuna, o il modo, di recarsi quasi fino all'ingresso della caserma.
Una notizia del genere può portare,se non già esistente, una paura-odio nei confronti di islamici o mulsumani presenti nel nostro Paese, portando malgrado una sensazione di xenofobia di massa, non solo nei confronti di gente adulta, ma sopratutto tra bambini e bambine nelle scuole, quest'ultime sono già nel mirino per il velo che devono indossare in pubblico.
Ora la domanda nasce spontanea: " Che si deve fare per risolvere questo problema sociale"?



Ovviamente la cosa più brutta e sbagliata da fare sia "ghettizzare" questa popolazione che, seppur in minoranza, hanno una regolare cittadinanza italiana.
Ma c'è chi non la pensa così, e sono sopratutto 2 persone in questione che hanno dichiarato una proposta di legge che riguarda la scuola. Ad Asolo c'è stato un confronto tra il presidente della camera Ginfranco Fini e l'esponte del Partito Democratico Massimo D'Alema per lanciare l'idea di un'ora di religione islamica nelle scuole italiane, un modo che, secondo entrambi, rafforzerebbe l'integrazione tra le diverse culture religiose, in questo caso tra la rligione cristiana e quella mussulmana. Secondo Gianfranco Fini questa proposta apre una serie di opportunità agli studenti islamici di conoscere e confrontarsi con 2 diverse culture che hanno una solida base in comune, Mentre D'alema afferma che il procedimento potrebbe essere fattibile solo se chi è di competenza sia un uomo colto di pace e non un imam estremista.

Anche se la proposta parte da buone intenzione, e tanto di cappello tra la congruenza di opinioni tra D'Alema e Fini, purtroppo darebbe inizio ad una probabile reazione negativa sia da parte della popolazione di fede cristiana che rende possibile una ghettizzazione religiosa all'interno delle scuole, e non solo; sia anche da parte di quella popolazione,seppure in minoranza, di credo islamico che potrebbe farsi influenzare troppo da alcune idee troppo estremiste da parte di un "finto" portatore di pace; pensiero troppo surreale, ma chi ci dice che si può stare tranquilli? Se venisse attuata questa proposta, chi ci dice che nessuno, con cattive intenzioni, metterebbe a rischio la sicurezza di gente civile e innocente, e mi riferisco a tutti gli schieramenti religiosi. Si sta creando illusoriamente una realtà distorta, e i bambini ne sono gli srumenti e, se dovesse succedere qualcosa, le vittime.


Ernesto Muscianisi

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