15 ottobre 2009

La vera Opposizione.


"Chi governa non pensi a se stesso; Cittadinanza a 11 anni per chi nasce in Italia; Abbassare il tempo di permanenza per la cittadinanza degli Extracomunitari a 5 anni; Della pillola abortiva se ne occupino gli esperti e non il parlamento; Si rispettino le istituzioni e l'indipendenza della magistratura, no ai PM sotto il controllo dell'esecutivo."

La lista potrebbe continuare. No, non è Di Pietro, e non è neanche Qualche piddino. A mandare sempre più spesso questi messaggi (ritenuti falsamente e strumentalmente "di sinistra") è Gianfranco Fini. E c'è veramente da stupirsi, guardando i video dove ad uno dei tanti raduni del PD, l'ex di AN viene applaudito dal pubblico e dai leader, rimanendo quasi scioccato lui stesso. Cambio di rotta? Si, certamente. Cambio di idee? Si, almeno per quanto riguarda la vecchia tradizione molto vicina al Fascismo (lui stesso in una intervista disse di aver cambiato pensiero; ricordo ancora le parole da capogiro, che fecero rimanere attoniti i microfoni; il senso non letterale era: "ma con tutto quello che sto facendo e dicendo, compreso il mio ingresso nel pdl, non credete che per gioco forza abbia cambiato idea su alcune tematiche estremiste?".

Già, ce ne siamo accorti, anche considerando che l'intervista è stata rilasciata ben prima di queste ultime mosse e prese di distanza da Berlusconi in primis e, secondariamente, da parte del pdl, ormai in preda ad un servilismo che non accetta diversità di opinione da quella del grande (piccolo) capo. Ma Fini non è solo. Molti oramai a destra (e soprattutto tra i finiani) sono stufi di 2 cose: il senso dello Stato che si stà assolutizzando ad un sultano, facendo perdere di mira gli equilibri del potere essenziali per governare nel 2010 (attenzione, non che in sè la cosa sia un male estremo per quelli di AN, solo che il sultano in questione fa di tutto per rovinarsi la reputazione credendo di poter salvare, insieme alla fedina penale, la faccia, e questo ricadendo su tutto il pdl e la nazione rovina i valori di dignità tipici della destra patriottica); la seconda consiste nel fatto che forse i Finiani si rendono conto che è in questo modo che si danno altre possibilità ad una sinistra inesistente di tornare al potere, in un momento in cui non avrebbero nessuna chance di essere utili, se non quella di allontanare un poco l'immagine dell'Italia da quella di Silvio Berlusconi. Quindi Fini Vuole fare il Deus ex machina, stà costruendo un'opposizione nella maggioranza, in maniera che forse alle prossime elezioni salga l'opposizione, la sua. E' aiutato in questo dalla sua fondazione Fare Futuro, che discute giornalmente di temi importanti e naturalmente appoggia Moralmente (e chissà in quale altro modo, facendo da perno organizzativo ai vecchi di AN) l'ex leader nella sua azione.

In definitiva non saprei dire se è tutta una campagna studiata o quanto di vero ci sia nelle sue parole; certo è che questo nuovo filone di una destra che si modera e tenta di superare l'era schiavista Berlusconiana comincia ad attrarre il mondo vero che stà sotto la politica, quello che dalla politica esige sempre qualcosa, e sta già preparando i rapporti di "simpatia" del futuro: imprenditoria, associazionismo, Finanza.
Ultima riflessione, più che altro una domanda: in questo mondo che si separa dal Berlusconismo, l'elettorato di An, costretto a votare pdl e magari convinto che fosse una gran cosa, si stà accorgendo dei cambiamenti? Perchè sento discorsi in giro per la rete; si parla del macello politico odierno e ci si ostina a difendere contemporaneamente Fini e Berlusconi. Come si fà? Spero che non siano la maggioranza quelli che pensano che un partito sia come una squadra di calcio, da sostenere indipendentemente se alcuni giocatori pretendono di portarsi in campo una mazza da baseball e altri vogliono solo usare i piedi per calciare il pallone. La politica è diversa, i partiti devono essere secondari alle idee. Fini lo sà, i Finiani in tutta Italia non so.

Andrea Tuscano

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