27 maggio 2008

Passaparola n°2. Balle spaziali



Ancora una volta mi basta dare un'occhiata alla vera informazione per risparmiarmi tempo e fatica per scrivere. Quello che mi si è presentato in tv in questi giorni, che avevo già catalogato come l'inizio della vera informazione politica di "deviazione" di massa, e che mi aveva fatto pensare di comporre un bell'intervento che ancora una volta evidenziasse come il potere mediatico possa plagiare le menti e il cuore della gente, ancora una volta viene spiegato (anche se solo in parte) da Travaglio nella seconda delle sue trasmissioni web "Passaparola". Io aggiungerei 2 cose:

1 -Il mitico ponte. Apparte che un bambino di 10 anni potrebbe spiegare con quattro parole messe in fila che è un'impresa tanto faraonica quanto impossibile e dispendiosa. Ma alla tv trasmettono di tutto, fino ad arrivare alla GIORNATA DELL'ANNIVERSARIO DI UN NOTO PONTE AMERICANO. Ci fanno vedere quanto è bello, quante luci, quante persone che sono felici, quanto indotto dietro questo famosissimo evento (boh..) hanno dedicato più tempo a questo anniversario che al v2day di Grillo. 2 giornali a distanza di un quarto d'ora presentano 4 articoli che hanno come protagonista il ponte.. oddio ma come si fa in italia senza un ponte?

2 -Reato d'immigrazione. A parte che non esiste, come detto da Travaglio (io non lo sapevo..) ma, come cita giustamente, si tratta di un provvedimento per "Lo Straniero". Ora... Giuridicamente lo straniero e il cittadino comunitario sono 2 cose diverse! il cittadino comunitario è un abitante di uno stato europeo. Per esso c'è una legislazione totalmente diversa da quella dello straniero, che è un qualsiasi abitante di un altro continente. Se voi andate in Francia o in Germania, siete cittadini comunitari. Nessuno vi arresta, vi condanna e vi mette in carcere. Potete circolare liberamente per un periodo di tempo, ed eventualmente allungarlo con il permesso di soggiorno. ecco.. i ROM sono Cittadini Comunitari! Voi direte "ma io non me ne vado in un campo ROM".. bene questo è un altro problema. I cosiddetti campi rom non sono proprio "ROM" ma sono campi nomadi. Ci sono quelli abusivi, sicuramente, e quelli vanno tolti. Ma ci sono quelli autorizzati, e sono autorizzati da tutta la legislazione sul "nomadismo" che è accettata in tutta Europa (e non solo) perchè risale a correnti culturali profondamente radicate nella storia. Per cui non possiamo condannare un extracomunitario (sempre, come dice Travaglio, che non lo si prenda nel momento in cui entra "illegalmente" nel territorio italiano), ed ancor di più non possiamo limitare i diritti di un cittadino della comunità europea che viene nel nostro Paese. Anche se non lavora, può circolare! e può risiedere (legalmente) nei campi nomadi autorizzati. L'unica cosa che c'è da fare, invece di inveire contro i ROM come degli stranieri (non lo sono) e farne tutti dei delinquenti, è andare col pugno di ferro nei campi abusivi e verso chi delinque, come lo si dovrebbe però fare anche con gli italiani. E' il concetto di "Diritto" a porre un limite di legalità, non un concetto di Nazionalità. Se no chiamiamolo col suo nome. Razzismo.

P.S Per la questione dei rifiuti in campania e l'attacco delle forze dell'ordine ai civili in manifestazione non violenta, vi invito a visitare questa pagina ed eventualmente a giudicare da soli attraverso i video pubblicati su youtube.

>>>Chiaiano, lettera a Grillo<<<

21 maggio 2008

Passaparola n°1 Ci pisciano addosso e ci dicono che piove.



Il primo Live di Marco Travaglio. Argomenti: Informazione, Caso schifani. Buona visione

20 maggio 2008

Mettetevi il casco.


Lo so che è stato pubblicato in innumerevoli Blog, ma dai, è un pezzo veramente carino e abbastanza profondo. (tratto dal "v2day")

Quando un operaio muore i politici di destra, di sinistra e di centro si indignano.
Quando un operaio muore domani Prodi fa il decreto legge.
Quando un operaio muore Topo Gigio Veltroni candida gli industriali, “ma anche” un sopravvissuto della Thyssen Krupp.
Quando un operaio muore Ichino dice che “Da noi manca la cultura delle regole”.
Quando un operaio muore il Presidente della Repubblica soffre e auspica in televisione.
Quando un operaio muore Maroni dice “Non è colpa dei governi, perché le leggi ci sono”.
Quando un operaio muore nessuno parla della legge 30, dei precari, dei ricatti che subiscono, della legge del padrone e degli estintori vuoti “altrimenti vai a casa”.
Quando un operaio muore, oggi Fassino e D’Alema, ieri Berlinguer e Pertini.
Quando un operaio muore il padrone ha già messo i soldi da parte.
Quando un operaio muore la vedova e i figli finiscono in mezzo a una strada.
Quando un operaio muore i sindacati dichiarano uno sciopero di solidarietà di due ore.
Quando un operaio muore la colpa è del casco, se l’è cercata.
Quando un operaio muore la colpa è che se si lamentava per l’insicurezza veniva licenziato subito perché precario.
Quando un operaio muore è un assassinio, quasi sempre.
Quando un operaio muore faceva un lavoro a rischio, doveva succedere.
Quando un operaio muore si danno incentivi alle aziende che diminuiscono gli incidenti e non si chiudono quelle che producono i morti.
Quando un operaio muore è perché la sicurezza è troppo onerosa per la Confindustria.
Quando un operaio muore è un fatto di business, qualcuno ci ha guadagnato sopra.
Quando un operaio muore se faceva il politico campava cent’anni.

19 maggio 2008

Give me the Light..



Walk the dark path
Sleep with angels
Call the past for help
Touch me with your love
And reveal to me my true name.



Da "Nightwish - Nemo"


15 maggio 2008

..Thirty Days to leave..


[...]
I've tried to talk about what's really wrong
I see that look of discontent
The volume starts to rise and then it's on
That's why I have to go
Dealing with the pain is all that's left
Because we can not get along
You wanna put the blame on me again
I think that we have reached the end


I can see through both of us
It's an issue over trust
It's killing me it's killing me
To watch you leave
I can see through both of us
It's an issue over trust
You keep blaming me, blaming me
For what you do to me
[...]

It's your turn to watch me leave you
It's your turn to watch me leave you
It's your turn to watch me leave you
[...]

You keep blaming me, blaming me
For what you do to me


Da "Adema - Blame me."


..Ma io non ci riesco..

14 maggio 2008

Quando un Nobel viene taciuto.


Lo conoscete Dario Fo? Credo di si... buon ascolto.

Audio - Pensiero di Dario Fo sull'informazione di Regime

12 maggio 2008

L'informazione in Trincea



Borsellino, 1989:

« L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perchè ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Ma, dimmi un po, tu non ne conosci gente che é disonesta ma non é mai stata condannata perché non ci sono le prove per condannarlo pero c’é il grosso sospetto che dovrebbe quantomeno indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati. »

Di Pietro, 2008:

«mi domando e domando: ma un giornalista che rivela circostanze sconosciute alla maggioranza dei cittadini adempie al proprio dovere di cronaca e di critica o no? Se Schifani risulta essere stato socio di persone di malaffare, allora il presidente del Senato, proprio per l'alta carica che ricopre ne spieghi le ragioni o contesti i fatti. E' un suo dovere morale.

Ed ancora mi domando e domando, questa volta ai tanti benpensanti del Partito Democratico: ma sapete chi sono i condannati per mafia Nino Mandalà e Benny D’Agostino? E sapete cosa vuol dire essere stati soci con costoro ai tempi d’oro della mafia, come lo fu Schifani? Ed allora, che male c’e’ se un giornalista indipendente pone delle domande trasparenti ed altrettanto trasparentemente informa l’opinione pubblica?

Che senso ha attaccare Travaglio per aver solo detto ciò che è vero? Invece di prendersela con lui non sarebbe meglio prendere spunto da questo fatto per impostare una campagna di informazione capillare e veritiera su chi sta al Parlamento, al Governo o nelle altra istituzioni controllate dalla politica? Oppure il silenzio è dovuto al fatto che anche tra le file del centrosinistra ci sono alcune posizioni imbarazzanti per cui è meglio far finta di niente e schierarsi con l’avversario nella speranza che un giorno il favore possa tornare?»

..Nothing Left to say..



11 maggio 2008

Che brutto tempo che fa...

Roma, 11 mag. (Adnkronos/Ign) - Scoppia la polemica politica dopo le dichiarazioni del giornalista Marco Travaglio sul neo presidente del Senato Renato Schifani ieri sera nel corso della trasmissione 'Che Tempo che fa', su Rai Tre.

Il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, da Lubiana, ha espresso rammarico per quanto accaduto nella trasmissione di Fazio e ha definito ''ingiustificabile'' il comportamento di Travaglio. La stessa azienda ha poi stilato un comunicato, che è stato letto da Fabio Fazio in apertura della puntata di stasera, in cui si sottolinea come la libertà di espressione non può rappresentare una scusa per insultare e offendere qualcuno che non può difendersi.


Dopo la bufera sul caso Grillo nel programma di Santoro, il Pdl attacca la tv pubblica e il conduttore Fabio Fazio di aver permesso a Travaglio di diffamare il presidente del Senato, accusato dal giornalista di aver avuto rapporti con persone condannate per mafia.

''Ho lavorato insieme con Renato Schifani per due anni e so cosa pensa della criminalità organizzata - ha detto, tra gli altri, il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli - e soprattutto so quanto si è battuto nelle aule parlamentari per approvare provvedimenti legislativi per contrastarla''. ''L'attacco di ieri sera, utilizzando senza contraddittorio il mezzo televisivo pubblico - ha aggiunto -, è una vergognosa imboscata. Mi auguro che vi si possa porre riparo evitando almeno che episodi del genere si possano ripetere''. E Maurizio Gasparri ieri a caldo, come riporta il 'Corriere della Sera', ha attaccato il presidente della Rai Claudio Cappon minacciando ''conseguenze politiche''.

Anche dal Pd arriva la condanna di Anna Finocchiaro. Fuori dal coro invece Antonio Di Pietro che esprime ''solidarietà a Marco Travaglio perché ha fatto semplicemente il suo dovere raccontando quel che sono i fatti''. "Episodi - aggiunge l'ex pm - che non possono essere cambiati o taciuti solo perché, da un giorno all'altro, una persona diventa presidente del Senato oppure, e solo per questo, cancellare con un colpo di spugna la sua storia ed il suo passato". "Un giornalista che racconta, citando episodi specifici, non ha bisogno di alcun contraddittorio. Questo, semmai, deve essere fatto dai politici quando si confrontano tra di loro. Il cronista racconta come sono andati i fatti e paradossalmente - conclude Di Pietro - vorrebbe dire che ogni qualvolta egli scrive o riporta la cronaca di una rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore''.

Da parte sua Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, ha mostrato apprezzamento per il comportamento di Fazio che ha dichiarato ''immediatamente la sua disponibilità ad ascoltare le repliche'' di Schifani. "Noi abbiamo sempre sostenuto - continua Giulietti - il diritto di qualsiasi cittadino, a maggior ragione del presidente del Senato, di rivolgersi ad ogni sede appropriata ogni qual volta si sente diffamato''. "Trovo francamente singolare - ha aggiunto - che a partire dalla trasmissione alcuni esponenti della destra si siano scagliati addirittura contro Fazio Fazio, Paolo Ruffini e il direttore generale Claudio Cappon".

Nel corso della trasmissione Travaglio ha detto: ''Mi domando chi sarà il prossimo presidente del Senato in questa parabola a precipizio, dopo Schifani c'è solo la muffa, probabilmente, il lombrico come forme di vita residue''. Poi, in un secondo momento, mentre Fazio continuava a prendere le distanze dalle sue dichiarazioni, il giornalista è tornato ad attaccare la seconda carica dello Stato. ''La gerarchia dell'informazione la decidono i politici - ha sottolineato - se il clima politico induce a rapporti di distensione tra l'opposizione e la nuova maggioranza, io non scrivo che Schifani ha avuto delle amicizie con dei mafiosi perché non lo vuole né la destra né la sinistra, ma io devo fare il giornalista, io devo raccontarlo - attacca -. Lo ha raccontato Lirio Abbate nel libro che ha scritto con Gomez e viene celebrato giustamente come un giornalista eroico minacciato dalla mafia''.

da
Adnkronos/Ign
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Non mi va neanche di commentare, sono abbastanza innervosito stasera. Se anche esponenti del centro-sinistra sparano a zero senza avere il minimo senso d'orientamento verso la differenza tra "fatto" e "diffamazione" (no, no, ce l'hanno, ma fanno finta di non avercelo) allora non possiamo neanche dare la colpa solo a Berlusconi. Ormai mi sa che la frittata mediatica è fatta e non ci entra più solo la destra berlusconiana ma anche la sinistra "ombra" che non si sà ne si saprà far valere.

Ripeto: Tutto ciò che dice Travaglio sono Fatti. I fatti sono incontestabili, non sono ne opinioni ne cifre ne sondaggi, sono Avvenimenti. Come l'olocausto (anche li ci sono i negazionisti; ma praticamente riguardo la mafia in Italia stiamo facendo la stessa cosa; istituzioni negazioniste perchè sature di personaggi come Schifani e Ciarrapico). Ci sono dossier sull'attuale presidente del senato che non finiscono mai. Il fatto che non ci siano processi o condanne (o quantomeno chiarimenti! a volte bastano solo quelli!) non significa che non esistono i fatti, ma solo che siamo in Italia. Non è che Travaglio è uscito dal nulla. Solo che è l'unico che si è permesso di dire in tv quello che E' bene far sapere solo ad alcuni, così non c'è rischio di perdere la nomina di "democrazia" e nello stesso tempo mandare avanti la baracca dello status Quo italiano (si perchè "con la mafia ci si deve convivere" ndr.)...


Non pubblico il video della trasmissione, su youtube trovate tutto, mentre qui a destra trovate tra i link "Voglio scendere" il blog di Travaglio, Gomez e Corrias. Cominciate a farvi un'idea. Mi sà che Orwell ha sbagliato data e Paese per la sua opera "1984".. e siamo solo all'inizio..

"L'omertà non basta più, a livelli globali non funziona. Menomale che Silvio c'è"

EDIT: Trovato un articolo che già 2 settimane fà parlava di schifani. Scontato dire che l'articolo proviene da un giornale estero, il famoso "El Pais" spagnolo. Ecco la traduzione italiana. Tutti disturbatori e denigratori? mah.. fate voi..

>>>Schifani, nuovo presidente del senato italiano (El Pais 24/04/2008)<<<


10 maggio 2008

"Vilipendio" che bella parola..

Vilipendio:
"Classe di reati che si attuano nel momento in cui qualcuno utilizza un'espressione o compie un atto attraverso il quale appare manifesto il disprezzo nei confronti di persone, istituzioni o cose determinate. Il reato di vilipendio alle tombe, ad esempio, si verifica quando qualcuno vilipende, cioè disprezza verbalmente o attraverso qualche altro mezzo, tombe, cimiteri, urne o, in generale, cose che attengono al culto dei morti.

Tipi di vilipendio previsti dal codice penale ed espressamente disciplinati sono: il vilipendio di cadavere, il vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, il vilipendio alla nazione italiana, il vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello stato, il vilipendio della religione."





Non credo debba scrivere altro. Se non siete già convinti chi sono io per persuadervi ulteriormente :)

8 maggio 2008

Streaming legale: La nuova frontiera della musica.









Dopo le lunghe battaglie da caccia alle streghe contro i "pirati" informatici che rubano canzonette e per i signori della discografia si meriterebbero tutti la galera (compresi i loro figli che secondo alcuni giornali avrebbero fatto uso di tecnologie p2p; ma queste sono solo indiscrezioni) comincia a venir fuori un nuovo panorama di applicazioni web 2.0 che diffondono musica in grandi quantità senza adoperare i termini "possesso illegale di opera d'ingegno" o "download" così tanto denigrati dalle etichette mondiali della musica.

La parola d'ordine è diventata "Streaming", ovvero un flusso di informazioni (sonore) che i consumatori ascoltano, senza acquisire possesso dell'opera. Pensate un pò alla radio: il concetto è lo stesso. La fortuna di questi portali è legata a molteplici fattori, primo tra tutti la possibilità per alcuni di "embedding" dei contenuti: con pochi copia incolla possiamo far ascoltare quello che vogliamo nel nostro blog o sito (anche il mio blog utilizza la piattaforma seeqpod; vedi sotto).

Detto che nel nuovo "business gratuito" si stanno lanciando un numero abbastanza ampio di gruppi, nel corso di questo breve periodo si sono evidenziati alcuni servizi che hanno attirato su di sè la maggior parte dei fruitori musicali: ne facciamo così una breve descrizione generale, lasciando la curiosità agli smanettoni che volessero provarli (e le mie dita meno fumanti XD )

SongZa: Credo il servizio più conosciuto; interfaccia semplice e molto elegante, veloce, con un repertorio molto ampio di musica, a scapito di una qualità medio-bassa. Infatti un punto a sfavore di questi servizi è che spesso e volentieri la musica in streaming non è di buona qualità, al punto da essere incomparabile anche con i formati compressi mp3 dei circuiti p2p. Comunque sia questo servizio offre possibilità di "votare" il gradimento dei contenuti, copiare il codice di embedding (sopra descritto) e creare playlist secondo le preferenze del consumatore (quest'ultima azione solo se registrati, vale anche per i siti descritti successivamente). Direi che nel complesso sia un'ottimo portale di riferimento.

Voti: Grafica: 7; Repertorio 9; Qualità 5 Stabilità 7,5; Semplicità 7,5



Seeqpod: Come avrete capito il mio preferito. Lo adopero su questo blog. E un motore di ricerca enorme, che dichiara di svolgere un lavoro simile a quello di google, mettendo però a disposizione del consumatore anche gli strumenti di "fruizione" dei risultati di ricerca che anche il famoso servizio può mostrare. Inoltre, dichiara di "indicizzare" musica solo per il 5% dei risultati (che di fatto possono essere anche video o documenti, tra l'altro facilmente filtrabili per ottenere solo brani musicali). Grafica Convincente e Ordinata, Repertorio vasto, qualità dei brani in media molto buona (per la maggior parte delle canzoni paragonabile o uguale alla qualità mp3 con codifica a 160-192kbps). Anche qui possibilità di embedding e creazione di playlist (che possono anche essere composte al volo, ma è necessario registrarsi per "salvarle"). Capita invece a volte che i risultati della ricerca siano corrotti o non più disponibili, e che qualche rarissima volta non carica il brano fino ad un nuovo refresh (ma sono casi tralasciabili). In definitiva mi sembra migliore del precedente, soprattutto per la già citata superiorità della qualità dello streaming.

P.S. Esiste un'interfaccia molto esemplificata chiamata "Songerize" che interagisce con Seeqpod per i risultati di ricerca; songerize non è quindi, come erroneamente detto da alcuni, un servizio a se stante.

Voti: Grafica: 7,5 Repertorio 8; Qualità 8; Stabilità 7; Semplicità 9



Deezer: Esso è differente dai servizi precedenti. E' infatti un portale molto grande, con news, eventi e curiosità dal mondo della musica. Permette di ricercare brani in un repertorio molto vasto ma bisognerebbe qui fare una distinzione per generi, poichè alcuni di fatto non sono abbastanza curati. Non è possibile qui fare embedding dei brani; è invece possibile creare playlist (registrandosi). Inoltre questo sito dà ulteriori possibilità: Possiede delle radio digitali divise per genere e un servizio chiamato "smart radio": una stazione che interagisce con il fruitore; egli comunica il suo gradimento del brano, che se non di gradimento, non sarà più riproposto. Diciamo che è un approccio diverso da quello dei servizi precedenti, più complesso e più integrato. La qualità dei brani invece si mantiene a livelli "medi" (si parla sempre in media, ce ne sono di buoni e di pessimi)

Voti: Grafica 8; Repertorio 8; Qualità 6,5; Stabilità 8; Semplicità 6


Tutto ciò è legale.. Veramente?

Direi che ultimamente nel mondo si hanno per molte questioni troppi dubbi su ciò che è lecito e ciò che dovrebbe o non dovrebbe esserlo. Seeqpod per mantenersi nella liceità si aggrappa ad una legge DMCA che sostanzialmente afferma che qualsiasi "fonte" sia indicizzabile e quindi condivisibile in tutta la rete, purchè non infranga particolari norme (del tipo pedopornografia). Songza e deezer affermano di retribuire (non si sa in che maniera e forma) le etichette e gli artisti. Ma questo molte volte non ferma la polemica delle Major discografiche, ultimamente lanciate all'attacco del nuovo servizio "Project Playlist" (omologo ai sopra descritti). Naturalmente non si può ancora sperare di far capire a queste multinazionali che i tempi cambiano e che "il cliente ha sempre ragione". Ricordiamo Le brutte figure della R.I.A.A che denuncia vecchiette e bambini di 11 anni per 3 o 4 mp3 condivisi, così come vogliamo tralasciare le norme antiquate che prevedono il pagamento dei diritti anche solo per vedere un dvd in casa con gli amici o per la musica durante le feste.. (anche qui un caso di un esponente di una nota etichetta che denunciò una festicciola "non regolare" in un locale parrocchiale dove "sentì dei bambini cantare sotto la musica che poi risultò non pagata").

Alcune notizie però sembrano essere rassicuranti sulla permanenza di questi servizi in rete. Una tra tutte: Songza. Sapete chi è il creatore? Il figlio del fondatore della Apple Macintosh, Aza Raskin. Non credo proprio che le etichette in affari con il glorioso servizio a pagamento "iTunes" Si lamenteranno più di tanto; (non credo ce ne sia il bisogno visto che quelli di songza affermano di pagare i diritti). Inoltre sembra che il servizio seeqpod sia ricollegabile al network di youtube, a sua volta controllato da Google. Da qui il binomio google-seeqpod pone non pochi problemi a chi vorrebbe che questo servizio cessasse. Vedremo come le cose si evolveranno e nel frattempo... Buona musica!

6 maggio 2008

Ma che bel panorama..

Extreme ways are back again
Extreme places I didn't know
I broke everything new again
Everything that I'd owned
I threw it out the windows, came along
Extreme ways I know move apart
The colors of my sea
Perfect color me



Extreme ways that help me
That help me out late at night
Extreme places I had gone
But never seen any light
Dirty basements, dirty noise
Dirty places coming through
Extreme worlds alone
Did you ever like it planned?



I would stand in line for this
There's always room in life for this



Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Like it always does, always does



Extreme songs that told me
They helped me down every night
I didn't have much to say
I didn't get above the light
I closed my eyes and closed myself
And closed my world and never opened
Up to anything
That could get me along



I had to close down everything
I had to close down my mind
Too many things to cover me
Too much can make me blind
I've seen so much in so many places
So many heartaches, so many faces
So many dirty things
You couldn't even believe



I would stand in line for this
It's always good in life for this



Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Then it fell apart, it fell apart
Oh baby, oh baby
Like it always does, always does

"Moby - Extreme Ways"

Blog 2.0

Ho apportato molte modifiche al blog. Spero ora sia più "leggibile" e più riposante.

-cambiato Modello
-cambiato sfondo e colori
-snellito "inutilità" varie
:)

4 maggio 2008

MAMMA MIA! Mi sono dimenticato di pubblicarlo...! XD





Ecco un articolo interessante e per niente "rosso" che la dice lunga su come i risultati delle elezioni italiane sono state viste dall'estero (diciamo che è anche quello più "bonaccione" per così dire; non siamo mica estremisti XD); trovata una versione italiana (a cura di Elysa Fazzino per il sole 24 ore). Buona lettura.


«Mamma mia»: è il titolo dell'Economist, che dopo il voto torna a colpire il Cavaliere. «Gli italiani potrebbero pentirsi di avere eletto ancora una volta Silvio Berlusconi». Per il settimanale britannico, il premier in pectore «è ancora inadatto a governare»: «Era il conflitto d'interessi e la sua intricata ragnatela di procedimenti giudiziari che all'inizio portò l'Economist a giudicarlo inadatto a essere primo ministro. Restiamo della stessa opinione», scrive la rivista che fin dal 1994 attacca Berlusconi. La sua più grande sfida ora però – continua – non riguarda il conflitto d'interessi, i casi in tribunale o la mafia, ma «il terribile stato dell'economia italiana». L'Economist, che mette sul suo sito due articoli sul Cavaliere e sulla situazione italiana pubblicati nell'edizione cartacea in edicola oggi, scrive l'Italia ha bisogno di una liberalizzazione su vasta scala e di maggiore concorrenza. «Non tutti i presagi sono cattivi. Berlusconi sembra capire, tardivamente, la serietà della situazione economica italiana. La sua confortevole maggioranza significa che non ha più scuse per rinviare le riforme. Sarà il suo più grande test. C'è da sperare, per il bene dell'Italia, che lo superi». In un secondo articolo, dal titolo «L'Italia abbraccia Silvio, di nuovo e di nuovo», il settimanale afferma che è poco probabile che Berlusconi cambi i suoi modi di fare o tiri fuori l'Italia dal declino economico. «Quello che resta in dubbio è se sia veramente impegnato alla riforma liberista, o perfino se capisca che è incompatibile con il nazionalismo economico». Dopo avere ricordato i risultati «non incoraggianti» del passato, l'Economist sottolinea le preoccupazioni per i conti pubblici e le posizioni anti-globalizzazione di Giulio Tremonti. Nessuno dei due, secondo la rivista, crede veramente nel libero mercato. Il caso Alitalia sarà un test chiave.

Financial Times: il Cavaliere è «sintomo dei mali dell'Italia»
Sull'Italia post-elettorale ci sono ancora commenti sui siti dei media esteri, oltre a servizi di cronaca, soprattutto sull'incontro tra il Cavaliere e Vladimir Putin e il caso Alitalia. Silvio Berlusconi «è il sintomo, non la soluzione, dei mali dell'Italia», afferma un commento pubblicato sul Financial Times, che ricorda come in altri Paesi sia «impossibile» avere alla guida del governo un magnate dei media. Philip Stevens parla della «disperazione» degli italiani che ha contribuito al successo della Lega Nord. E' vero che c'è stata una semplificazione, ma «il prezzo della nuova chiarezza nella politica italiana è il ritorno di Berlusconi come primo ministro». Stevens tratteggia un'Italia allo sfacelo: «L'economia è più o meno stagnante da un decennio. Il debito pubblico del Paese supera le entrate nazionali. Il divario tra il prosperoso Nord e l'arretrato Sud sta diventando più ampio». Berlusconi ha «l'ambizione» di ricostruire il prestigio del Paese, ma «Come può l'Italia – si legge sul quotidiano finanziario britannico - presentare se stessa come una vitale democrazia europea, quando il suo primo ministro sarebbe escluso dalla carica in tutti gli Stati con i quali intende misurarsi?». «La cosa che dovrebbe squalificare Berlusconi, al di là di ogni dubbio, è la sua insistenza nel voler mantenere il suo vasto impero dei media». «Il primo ministro eletto possiede tre grandi emittenti televisive private d'Italia, due quotidiani e un vasto impero pubblicitario. Provate a immaginare Angela Merkel, Gordon Brown o persino l'estroverso Nicolas Sarkozy come magnati dei media. Impossibile. E dovrebbe essere impossibile anche in
Italia».

Tra gli altri approfondimenti sui siti stranieri, El Pais pubblica un'analisi critica sul ritorno di Berlusconi e un reportage «Il paradigma italiano dell'anormalità» che cerca di spiegarne il trionfo. Il Nouvel Observateur ha un commento di Jacques Julliard sulle «montagne da sollevare» adesso per la sinistra e un servizio di Marcelle Padovani che analizza l'ondata berlusconiana guardando alla storia d'Italia: «Quando non si ha il senso dell'interesse pubblico, ma quello della "famiglia", è più che comprensibile che ci si senta attirati da un leader che pratica e incoraggia l'illegalità». Sui siti di New York Times, Washington Post e International Herald Tribune un'analisi della Reuters sullo spegnersi del partito comunista italiano, che «un tempo era una delle più influenti forze della sinistra nell'Europa occidentale». Tra i siti britannici c'è chi torna sulla polemica del governo Zapatero «troppo rosa» per Berlusconi. «Ha qualche problema con le donne al governo», scrive il Guardian («Yes, ministra! » è il titolo), mentre il Times titola: «Abbiamo bisogno di più donne nel Consiglio dei ministri».

Il Cavaliere e lo Zar
Il Financial Times mette sulla home page una foto di Berlusconi insieme a Vladimir Putin. Due personaggi molto diversi, scrive Quentin Peel, eppure vicini: «Il business lega Putin a Berlusconi». Il Cavaliere, scrive, «è più conosciuto per il suo umorismo a buon mercato e le sue gaffe politiche che per serie formulazioni politiche», mentre il presidente russo – e primo ministro in attesa – è «estremamente controllato, cauto burocrate per istinto». Una foto dei due leader compare in evidenza anche sul sito del quotidiano spagnolo El Pais. La notizia gira sui siti americani (Putin è di casa non solo in Sardegna ma anche nel ranch di George Bush): New York Times e Washington Post mettono on line la notizia Reuters - «parleranno di energia e Alitalia», indica il titolo, l'International Herald Tribune sceglie l'Ap che definisce Putin «vecchio amico e alleato politico» del Cavaliere.

Posizione più morbida su Alitalia
«Berlusconi non esclude di sposare Alitalia ad Aeroflot», titola il quotidiano economico francese Les Echos, particolarmente attento a questo aspetto della visita del presidente russo. Il sito del Nouvel Observateur riporta le notizie d'agenzia sul caso Alitalia: il Cavaliere sembra avere «ammorbidito» la sua posizione e sarebbe «felice» di parlare con Nicolas Sarkozy di un eventuale riavvicinamento a Air France-Klm. Senza giri di parole, France Soir sotto il titolo «Alitalia: Silvio Berlusconi di fronte alle sue promesse», parla della «danse du crabe» (in italiano si direbbe "passi da gambero") in cui è impegnato il Cavaliere «dopo aver tuonato per tutta la campagna contro i francesi che volevano distruggere l'italianità» della compagnia aerea. «I famosi partner italiani», secondo il quotidiano francese, «propongono soluzioni più o meno identiche se non più severe delle condizioni dettate da francesi e olandesi».

di Elysa Fazzino http://www.ilsole24ore.com

A dir la verità mi sento di commentare solo il giudizio di Tremonti, definito "Anti-globalizzazione". Tremonti in realtà pensa giustamente che la globalizzazione si è attuata troppo frettolosamente, e su questo posso essere d'accordo. Il problema è che sono d'accordo solo su questo.

p.s L'articolo non è recentissimo ma di qualche giorno fà.. anche se mantiene intatte tutte le tematiche odierne (nel frattempo però airfrance si è giustamente ritirata dalle trattative)




2 maggio 2008

Vincere! e abbiamo vinto! (sotto: Anno zero la storia si ripete)

Dai forza, visto che la depressione per questo presente politico sale, facciamoci 2 risate sul tema della memoria, della democrazia, e dell'umanità etica dello Stato. :) il bello di youtube è che non c'è bisogno di riempire pagine di blog per spiegare chissà quali cose. Basta schiaffare qualche video per farle capire o quanto meno suscitare riflessione. La domanda di oggi è: quanto abbiamo imparato dal passato?





P.S Ovviamente sto facendo pura ironia... ovviamente... oppure no? :D
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Sgarbi su anno zero.. Continuano le risate..



Roma, 2 mag. (Adnkronos/Ign) - Dura presa di posizione del presidente della Rai, Claudio Petruccioli, contro 'Annozero'. ''Ieri sera Michele Santoro - dice Petruccioli - ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltreché a una personalità universalmente stimata come il professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili".

"Per la mia funzione e personalmente - prosegue Petruccioli - ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi. A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro, è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto - di fatto - della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente. Chi è responsabile di un programma non lo è solo per quanto dice personalmente, ma per tutto quel che, nel programma stesso, avviene; non ci sono 'zone franche'. Anche Santoro, come tutti coloro che in Rai lavorano e con la Rai collaborano, ha il dovere non eludibile di tutelare la dignità e il prestigio del Servizio Pubblico'', conclude il presidente Rai.

Intanto Vittorio Sgarbi, che ieri in studio ha insultato Marco Travaglio dandogli del ''bugiardo'' per la questione della 'cacciata' di Enzo Biagi, ed è arrivato al punto di apostrofarlo con ''pezzo di merda'', sta valutando di esporre querela contro Travaglio.

"Dopo aver ricevuto una telefonata del noto professor Giovanni Battista Cassano che gli ha fatto notare la gravità di alcune affermazioni di Travaglio contro i malati di mente - si legge in una nota - si riserva di valutare l'opportunità di citare in Tribunale il giornalista Travaglio che ieri sera durante la puntata di 'Annozero' ha più volte evocato la necessità di un Tso e di un ricovero forzato alla neurodeliri. Ciò denota una mentalità da regime totalitario, stalinista", conclude Sgarbi nella nota.


"da Adnkronos"

Ovviamente era tutta una trappola per Santoro (che già lo capiva e si è comportato di conseguenza; complimenti).. arriva sgarbi, comincia ad insultare; cellulare in mano ogni 5 min.. farsi consigliare ciò che deve dire? boh. Travaglio non cede, fa una battuta (2 battute in tutto) e la querela ovviamente se la prende lui e non chi l'ha insultato per una serata intera. La rai subito a favore di Sgarbi. Eppure hanno trasmesso delle cose normalissime dette da grillo che tutti già abbiamo ascoltato sul web. niente di "criminoso"... personalmente se c'è una cosa che insulta il servizio pubblico è la condotta di un uomo di cultura come Sgarbi che fornisce un modello allucinante di "nichilismo del dialogo". Grillo non ha mai dato del "Cretino, Idiota, Pezzo di merda" a nessuno.. e neanche Travaglio.. buona fortuna annozero..


P.P.S BIAGI E' STATO CACCIATO DALLA RAI!! NON E' UNA QUESTIONE DA DISCUTERE!